Amici lettori, preparate forchette e cuori! C'è un angolo segreto delle Langhe, un borgo incantevole che ogni autunno si accende di storia, profumi inebrianti e di una tradizione gastronomica che scalda l'anima: sto parlando di Dogliani in provincia di Cuneo, e della sua inimitabile Fiera della Cisrà che si svolge tutti gli anni il 2 di novembre.
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Se cercate l'essenza più autentica del Piemonte rurale, dove la terra detta ancora i ritmi della festa e del cibo, la Cisrà è un appuntamento imperdibile. Non è solo una sagra, è un viaggio nel tempo, un atto di accoglienza che si ripete fedelmente da secoli.
Cos'è la Cisrà? La Zuppa che Racconta una Storia
Ma partiamo dal cuore della festa: la Cisrà. Siete curiosi di sapere cos'è questa specialità dal nome così particolare? Si tratta di un antichissimo e robusto piatto unico della tradizione contadina, una zuppa fumante e saporita a base di ceci, trippe (o cotiche di maiale in alcune varianti) e un trionfo di verdure autunnali come porri, patate, cavolo e carote.
La sua preparazione è un rito che inizia la notte precedente: la Cisrà viene cotta lentamente in grandi pentoloni, sprigionando un profumo che avvolge Dogliani fin dalle prime ore del mattino.
Un Gesto di Solidarietà che Dura dal '600
L'origine di questa tradizione è commovente e risale addirittura al 1600. Si narra che in occasione della Fiera dei Santi, i membri della Confraternita dei Battuti offrissero una tazza calda e corroborante di questa minestra ai pellegrini e ai fedeli, stanchi per le lunghe marce. Era il loro modo per dare conforto e ristoro prima dell'ultimo importante mercato dell'anno, poco prima dell'arrivo dell'inverno.
Oggi, l'atto di distribuire la Cisrà sotto l'antica Ala Mercatale si ripete ogni anno, fedele a quel gesto di generosità e accoglienza, ed è un'emozione unica vedere la gente fare la coda per ricevere la propria scodella.
La Fiera: Non Solo Zuppa
La Cisrà è la stella, ma la manifestazione è un evento a tutto tondo che trasforma Dogliani in un brulicare di vita:
- La Grande Fiera dei Santi: Oltre all'appuntamento gastronomico, la giornata del 2 novembre (o il primo sabato di novembre, giorno tradizionale della fiera) è animata da una grande fiera commerciale con centinaia di espositori. Troverete bancarelle di ogni tipo, ma l'attenzione è tutta sui prodotti d'eccellenza del territorio: formaggi, dolci, miele, ortofrutta e artigianato.
- Dogliani DOCG Protagonista: Non si può parlare di Dogliani senza citare il suo vino. La Cisrà, con la sua ricchezza, viene tradizionalmente accompagnata da un calice di Dogliani DOCG, l'espressione più schietta e appagante del Dolcetto locale.
- Settimana Gastronomica e "Itinerario dell'Enovago": La festa non finisce in un giorno! Per tutta la settimana successiva, la Cisrà è protagonista nei menu dei migliori ristoranti doglianesi. E non perdete l'Itinerario dell'Enovago, una serata magica in cui la zuppa viene degustata in abbinamento al Dogliani DOCG nelle suggestive cantine del territorio.
- Cultura e Outdoor: Il programma include spesso visite guidate alla Chiesa della Confraternita dei Battuti per approfondire la storia della Cisrà e trekking o percorsi in E-bike sui "Sentieri del Dogliani" per smaltire (e riguadagnare!) con gusto.
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Perché Devi Andare?
Andare alla Fiera della Cisrà significa immergersi in un quadro autunnale spettacolare. Le colline delle Langhe, patrimonio UNESCO, si vestono dei colori caldi del foliage e l'aria frizzante è resa accogliente dai profumi della cucina tradizionale e del mosto che bolle.
È l'occasione perfetta per:
- Assaporare un piatto con una vera anima.
- Vivere una tradizione popolare in uso dal 1600.
- Scoprire Dogliani, un gioiello incastonato nelle Langhe.
- Fare il pieno di eccellenze gastronomiche piemontesi.
Un consiglio? Arrivate presto, fatevi dare la vostra scodella di Cisrà, alzate al cielo un calice di Dogliani DOCG e godetevi l'energia contagiosa di una festa che celebra il cibo, la storia e la comunità.