C'è un momento, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, in cui le colline delle Langhe si vestono d'oro e cremisi, e l'aria si fa densa di un profumo inebriante: quello dell'uva matura. A Serralunga d'Alba, la vendemmia non è solo un raccolto, ma una vera e propria celebrazione: la Festa della Vendemmia.
Se avete la fortuna di trovarvi qui in questo periodo, scoprirete che questo borgo, dominato dal suo austero castello, mantiene vivo un legame indissolubile con il suo passato, fatto di Barolo, tradizioni antiche e storie che si tramandano di cantina in cantina.

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Il Castello e le Voci del Tempo
Serralunga è universalmente nota per il suo Castello, un imponente esempio di architettura medievale, unico nel suo genere. La sua sagoma slanciata e verticale domina le vigne, quasi a vegliare sul prezioso frutto.
Citazione Storica: Si narra che le mura del castello, risalenti al XIV secolo, siano state erette non solo per difesa, ma anche per impressionare, riflettendo la potenza della famiglia Falletti. Ancora oggi, la sua presenza ricorda che la viticoltura, qui, è affare serio, nobile e antico.
Diceria di Paese: Gli anziani narrano ancora di notti di luna piena in cui il fantasma della Dama Bianca si aggira tra le sale del maniero. Alcuni dicono che sia l'anima inquieta di una castellana innamorata, altri che sia lo spirito protettore del Barolo, che veglia sulla fermentazione perfetta.
Il Barolo: Un Racconto che Parte dalla Terra
La Festa della Vendemmia è un inno al Barolo, il "Re dei Vini e Vino dei Re". Serralunga d'Alba è uno dei comuni più importanti della sua denominazione.
La cultura della vite è così radicata che ogni gesto della vendemmia è carico di significato. Un tempo, l'inizio della raccolta era segnato dal suono delle campane della chiesa e da un rito propiziatorio, un modo per chiedere alla terra un raccolto abbondante e benedetto.

L'Eredità dei Figli Illustri
La storia di Serralunga non è fatta solo di pietra e vigne, ma anche di persone che hanno portato il nome del paese oltre i confini delle Langhe.
Un personaggio di spicco è stato Carlo Alberto D'Amico (1857-1941), un illustre notaio e uomo politico originario di Serralunga. D'Amico non solo fu Sindaco del paese, ma ricoprì anche ruoli importanti a livello provinciale e nazionale, contribuendo al dibattito politico del suo tempo. La sua figura testimonia come anche dai piccoli borghi possano emergere personalità influenti, profondamente legate alla loro terra d'origine.
Le Specialità Gastronomiche: Il Sapore della Tradizione
Nessuna festa langarola sarebbe completa senza un banchetto. Le specialità gastronomiche di Serralunga d'Alba incarnano la semplicità e la ricchezza del territorio.
Imperdibile durante la Festa della Vendemmia è:
- Il Tajarin: la pasta fresca all'uovo, tagliata sottilissima, spesso condita con il ragù di carne o, in stagione, con il preziosissimo Tartufo Bianco d'Alba.
- La Battuta di Fassona: carne cruda piemontese di altissima qualità, esaltata da un filo di olio EVO e sale.
- Il Brasato al Barolo: un piatto che unisce idealmente la terra e il calice, dove la carne viene cotta lentamente nel vino che rende famosa la zona.
- I Dolci: accompagnati, ovviamente, da un buon bicchiere di Moscato d'Asti.

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La Festa della Vendemmia è l'occasione perfetta per gustare queste prelibatezze preparate secondo le ricette tramandate dalle nonne, in un'atmosfera conviviale e calorosa.
Il Nostro Consiglio: Partecipate alla pigiatura dell'uva! Molti eventi della Festa prevedono dimostrazioni o momenti in cui ci si può cimentare nella pigiatura tradizionale: un modo per toccare con mano (o con i piedi!) la magia di questa antichissima usura.
La Festa della Vendemmia a Serralunga d'Alba non è solo un evento, è un’immersione completa nell'identità più profonda delle Langhe. Vi aspetta per brindare, tra storia, vino e leggende, a un nuovo, abbondante raccolto!

