C'è un luogo in Piemonte dove le colline disegnano un mare di terra, dove i colori cambiano con il volgere delle stagioni e il tempo sembra scorrere a un ritmo diverso. Questo è il cuore pulsante delle Langhe, un nome che evoca immediatamente profumi di vino e storie sussurrate dal vento. Ma non lasciatevi ingannare da un'unica immagine: parlare di Langa significa in realtà aprire un libro dalle molteplici pagine, una vasta area che si distende dolcemente tra le province di Cuneo e Asti. Per coglierne l'anima profonda, per sentirne il respiro, bisogna abbandonare l'idea di un'unica identità e accogliere la complessità dei suoi territori. Ogni collina, ogni borgo, ogni vigneto custodisce un segreto, una storia diversa. Insieme, esploreremo le sfumature che distinguono la Bassa Langa, cuore nobile e fecondo, dalla misteriosa e selvaggia Alta Langa. Ci lasceremo sedurre dalla quiete della Langa Astigiana, per poi scoprire il fascino aspro e autentico della Langa Monregalese. Preparatevi a un viaggio che non è solo geografico, ma un'immersione nell'essenza di un territorio che non si svela a tutti, ma sa accogliere chi ha la pazienza di ascoltare.

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La Bassa Langa: il cuore del Barolo e del tartufo

La Bassa Langa: il cuore battente del vino e del tartufo

La Bassa Langa è l'essenza stessa del sogno langarolo. È il luogo dove il mito prende forma, dove le dolci colline si modellano in un'armonia di curve perfette, disegnate da filari di viti che sembrano dipinti a mano. Qui, in questo abbraccio di terra fertile, la vite non è solo una pianta, ma la vera protagonista di un'epopea secolare. È in questi 200-500 metri di altitudine, baciati da un clima mite e da un sole generoso, che nascono i vini più nobili del mondo: il Barolo e il Barbaresco. Ma la sua fama non si ferma al nettare degli dei; sotto queste stesse terre, avvolta in un mistero profondo e profumato, si nasconde la gemma più preziosa e inafferrabile: il tartufo bianco d'Alba.

Il paesaggio della Bassa Langa è un racconto visivo che si srotola davanti agli occhi del visitatore: ogni pendio è una trama di vigneti che cambia colore a seconda della stagione, dal verde brillante della primavera al rosso fiammeggiante dell'autunno. Questo tappeto vivente è punteggiato da antichi borghi di pietra, che si aggrappano saldamente alle cime delle colline, e da castelli medievali che sembrano vegliare silenziosi su un passato glorioso. Da Barolo a La Morra, da Monforte d'Alba a Serralunga, ogni villaggio è un gioiello, un luogo dove la storia non è solo scritta sui libri, ma si respira per le vie strette, nei cortili nascosti e nelle mura di chiese millenarie. Qui, la bellezza non è imposta, ma è il risultato di un'armonia profonda tra la natura e il lavoro paziente dell'uomo.

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I paesi più importanti:

  • Barolo: Qui nasce l'omonimo "re dei vini", un comune che incarna l'essenza stessa della viticoltura di qualità.
  • La Morra: Conosciuta come "il balcone delle Langhe" per la sua splendida vista panoramica.
  • Monforte d'Alba: Un borgo medievale con un'anima artistica e un anfiteatro naturale.
  • Castiglione Falletto: Famoso per il suo imponente castello e per i suoi cru di Barolo.
  • Serralunga d'Alba: Un piccolo comune dominato dal suo castello, uno degli esempi più belli di architettura gotica signorile in Italia.
  • Grinzane Cavour: Sede del castello in cui visse Camillo Benso, conte di Cavour, e oggi patrimonio UNESCO.

Personaggi e storie: La storia della Bassa Langa è indissolubilmente legata al vino e ai personaggi che ne hanno fatto la storia. Il più celebre è senza dubbio Camillo Benso, conte di Cavour, che nel suo castello di Grinzane Cavour sperimentò e contribuì a perfezionare le tecniche di vinificazione del Barolo, rendendolo un vino di fama internazionale.

Un altro nome da ricordare è quello di Giacomo Morra, l'inventore della Fiera del Tartufo di Alba, che fin dagli anni '20 del Novecento intuì l'enorme potenziale del tartufo bianco, rendendolo un simbolo di prestigio e un motore economico per l'intera zona.

Citazioni e aneddoti:

  • Cesare Pavese, originario di Santo Stefano Belbo, descrisse con maestria la sua terra natale e i suoi paesaggi. In "La luna e i falò" e in altre opere, le colline e i borghi delle Langhe diventano lo sfondo di una narrazione intima e universale.
  • Beppe Fenoglio, partigiano e scrittore, narrò la Resistenza in queste terre, rendendole protagoniste di opere come "Il partigiano Johnny" e "I ventitré giorni della città di Alba". La sua prosa asciutta e potente cattura l'anima rude e al tempo stesso poetica della Langa.

Tutti i comuni della bassa langa:

  • Alba: la capitale delle Langhe, fulcro economico e culturale.
  • Barolo: il paese che dà il nome al "re dei vini".
  • Castiglione Falletto: dominato dal suo castello medievale.
  • Diano d'Alba: noto per il suo Dolcetto.
  • Grinzane Cavour: celebre per il castello e la sua storia legata a Cavour.
  • La Morra: il "balcone" delle Langhe.
  • Monforte d'Alba: un incantevole borgo medievale.
  • Montelupo Albese: piccolo e pittoresco.
  • Narzole: comune che si affaccia sulla Valle del Belbo.
  • Neive: uno dei borghi più belli d'Italia, culla del Barbaresco.
  • Novello: famoso per il suo borgo e i suoi vini.
  • Piozzo: noto per la sua produzione di birra artigianale.
  • Roddi: borgo dominato da un imponente castello.
  • Roddino: piccolo comune immerso tra i vigneti.
  • Rodello: punto panoramico sulla valle.
  • Serralunga d'Alba: caratteristico per il suo castello.
  • Sinio: paese legato alla storia partigiana.
  • Treiso: cuore della produzione di Barbaresco.
  • Verduno: comune con una produzione vinicola storica.

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L'Alta Langa: la Langa segreta e selvaggia

L'Alta Langa: la Langa segreta, selvaggia e resiliente

Se la Bassa Langa è una melodia nota, l'Alta Langa è una sinfonia da scoprire. Qui le colline si innalzano con un'energia diversa, superando spesso gli 800 metri, fino a sfiorare i 900, come se volessero toccare il cielo. Il paesaggio si trasforma radicalmente: i vigneti, pur non scomparendo del tutto, lasciano il posto a un abbraccio primordiale di boschi secolari, dove le querce e i faggi si ergono come guardiani silenziosi. È un'area di solitudine e bellezza autentica, dove la natura ha ancora l'ultima parola, e l'uomo si muove con rispetto, quasi in punta di piedi.

L'anima di questa terra è ruvida, ma sincera. Lontana dalla mondanità dei grandi flussi turistici, l'Alta Langa ha conservato il suo spirito più profondo. Le sue valli sono profonde, i suoi crinali boscosi sono un invito a perdersi per poi ritrovarsi, in un silenzio rotto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli. Qui si respira un'aria di autentica ruralità, un legame indissolubile con la terra e i suoi frutti. È qui che la preziosa nocciola Piemonte IGP si carica di sapore e profumo, e dove si produce il formaggio Robiola, simbolo di una tradizione casearia millenaria. Ma l'Alta Langa sa anche sorprendere con la sua eleganza nascosta, come nel caso del suo spumante Alta Langa DOCG, un prodotto di grande classe che dimostra come anche in queste alture, la passione e la fatica possano trasformarsi in bollicine di pura gioia.

I paesi più importanti:

  • Murazzano: Conosciuto per il formaggio omonimo, la Tuma 'd Murassan.
  • Bossolasco: Soprannominato "il paese delle rose" per i suoi giardini fioriti.
  • Cortemilia: La capitale della nocciola, un borgo che incarna la tradizione agricola.
  • Prunetto: Famoso per il santuario della Madonna del Carmine, un gioiello del tardo gotico.

Personaggi e storie: L'Alta Langa è la culla di molte tradizioni contadine. Qui il legame con la terra è ancora molto forte, e le storie non sono tanto legate a personaggi celebri, quanto a una comunità che ha saputo resistere e valorizzare le proprie radici.

Un esempio è Silvio Poggio, un agricoltore-scrittore che con i suoi libri ha narrato la vita dura ma autentica di queste colline, descrivendo un mondo che rischiava di scomparire.

Citazioni e aneddoti:

  • Nel passato, le alture dell'Alta Langa erano il rifugio dei partigiani. I boschi fitti offrivano nascondiglio e protezione, e per questo motivo l'area è stata teatro di importanti episodi della Resistenza.
  • Una curiosità storica riguarda la via del sale, un'antica via commerciale che attraversava le Langhe, collegando il Piemonte alla Liguria e permettendo lo scambio di merci preziose.

Tutti i comuni dell'alta langa:

  • Albaretto della Torre: con la sua torre medievale.
  • Arguello: noto per il suo paesaggio boscoso.
  • Belvedere Langhe: offre splendide viste panoramiche.
  • Benevello: piccolo borgo nella parte orientale dell'Alta Langa.
  • Bergolo: il "paese di pietra" famoso per la sua architettura.
  • Bonvicino: comune in posizione isolata.
  • Borgomale: con il suo castello imponente.
  • Bosia: comune con un'antica storia.
  • Bossolasco: il "paese delle rose".
  • Camerana: borgo storico immerso nel verde.
  • Castelletto Uzzone: al confine con la Langa Astigiana.
  • Castino: legato alla produzione di nocciole.
  • Cerretto Langhe: noto per il suo castello.
  • Cissone: comune legato alla tradizione contadina.
  • Cortemilia: la capitale della nocciola Piemonte IGP.
  • Cossano Belbo: famoso per la produzione di Moscato.
  • Cravanzana: borgo panoramico.
  • Feisoglio: si trova su un'altura con vista sulle valli.
  • Gorzegno: comune isolato tra le colline.
  • Gottasecca: comune in posizione remota.
  • Igliano: borgo in posizione collinare.
  • Lequio Berria: comune con ampi boschi.
  • Levice: borgo in una zona boscosa.
  • Mombarcaro: il "tetto delle Langhe" con la sua altitudine.
  • Monesiglio: con il suo castello e il ponte medievale.
  • Murazzano: noto per la Robiola di Murazzano DOP.
  • Niella Belbo: comune nella valle del Belbo.
  • Paroldo: borgo in posizione panoramica.
  • Perletto: piccolo comune tra i boschi.
  • Pezzolo Valle Uzzone: borgo nella valle del fiume Uzzone.
  • Prunetto: famoso per il suo santuario.
  • Rocchetta Belbo: borgo nella valle del Belbo.
  • San Benedetto Belbo: comune legato alla vita di Fenoglio.
  • Santo Stefano Belbo: il paese di Cesare Pavese.
  • Serravalle Langhe: borgo panoramico.
  • Somano: comune con un'antica storia.
  • Torre Bormida: borgo nella valle del fiume Bormida.
  • Torresina: comune tra le colline.
  • Trezzo Tinella: si trova nella valle del Tinella.

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La Langa Astigiana: tra Moscato e paesaggi incontaminati

La Langa Astigiana: la terra della poesia e del Moscato

La Langa Astigiana non è solo un confine geografico, ma un passaggio, una transizione delicata che dall'opulenza della Bassa Langa conduce a un'eleganza più discreta. Qui, le colline perdono la loro asprezza e si fanno più dolci, più sinuose, quasi come fossero state modellate da mani pazienti. È un paesaggio che ispira la poesia, non a caso è la terra che ha cullato l'anima di Cesare Pavese. L'aria è impregnata di profumi di mosto e uva, perché qui i vigneti non sono solo un elemento del paesaggio, ma il cuore pulsante di un'intera economia e di una cultura millenaria.

Lontana dalla frenesia, la Langa Astigiana invita a un turismo più lento e contemplativo, dove si può assaporare ogni istante. I suoi paesaggi sono dominati dal verde acceso dei filari di Moscato d'Asti e Asti Spumante, uve che regalano vini aromatici e vivaci, espressione di un territorio generoso e solare. Le case e i casali sono sparsi tra le valli, e il silenzio è rotto solo dal suono della natura. È un luogo dove l'agricoltura non è solo lavoro, ma una forma d'arte, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Qui, ogni borgo e ogni cascina raccontano una storia di vita semplice ma ricca di significato, un'autenticità che il viaggiatore attento non può non percepire.

I paesi più importanti:

  • Santo Stefano Belbo: Il paese natale di Cesare Pavese, un luogo che ha ispirato molte delle sue opere.
  • Canelli: La "capitale" dello spumante, famosa per le sue Cattedrali Sotterranee, cantine storiche scavate nel tufo, oggi patrimonio UNESCO.

Personaggi e storie: Cesare Pavese è senza dubbio il nome più illustre legato a questa terra. La sua poesia e la sua narrativa sono intrise dei paesaggi, dei colori e della fatica di vivere in queste colline. "Paesi tuoi" e "La luna e i falò" sono opere che raccontano la Langa Astigiana con una profondità e una verità uniche.
Pavese non descrive esplicitamente la "bellezza" delle Langhe astigiane in senso idilliaco. Al contrario, le sue opere presentano un paesaggio aspro, duro e inesorabile, che riflette la fatica e la solitudine della vita contadina. La natura nelle sue opere non è un semplice sfondo, ma una forza viva e spesso ostile, con cui i personaggi hanno un rapporto quasi primordiale.

Da "Paesi tuoi"

In questo romanzo, la Langa è vista attraverso gli occhi di Berto, un meccanico torinese, che scopre un mondo rurale molto diverso dalla città. La descrizione si concentra sulla brutalità e sulla forza della natura, che plasma il carattere delle persone:

  • "Tutto è qui, nelle Langhe: il sole, le nuvole, le viti, i paesi, i fiumi, il ritmo delle stagioni, i colori, le mani della gente. Tutto è qui, perché qui la storia si è incastrata con il mito, il passato dell'umanità con la vita di tutti i giorni, fino a fondersi e diventare un tutt'uno, vibrante e vitale."

Da "La luna e i falò"

Il protagonista, Anguilla, torna nella sua terra natale dopo aver vissuto in America, e si scontra con una Langa che è cambiata, ma che conserva ancora la sua essenza selvaggia e misteriosa. Le descrizioni sono cariche di simbolismo, con la natura che fa da specchio alle vicende umane:

  • "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
  • "Allora credi anche nella luna? — La luna, — disse Nuto, — bisogna crederci per forza. Prova a tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. Una tina la devi lavare quando la luna è giovane. Perfino gli innesti, se non si fanno ai primi giorni della luna, non attaccano."
  • "Vidi sul ciglione la parte del casotto di grosse pietre annerite, il fico storto, la finestretta vuota, e pensavo a quegli inverni terribili."

In queste opere, Pavese non si sofferma sulla bellezza estetica del paesaggio, ma ne descrive il profondo legame con la memoria, l'identità e la fatica umana. Le sue Langhe sono un luogo di radici e di dolore, dove la natura ha un ruolo cruciale e spesso implacabile.

Citazioni e aneddoti:

  • Le Cattedrali Sotterranee di Canelli sono un vero e proprio capolavoro di ingegneria e architettura, una rete di gallerie lunga oltre 20 chilometri che testimonia secoli di storia enologica. Sono un simbolo della Langa Astigiana e della sua tradizione spumantiera.

Un capolavoro di Ingegneria e Architettura:

L'appellativo "cattedrali" non è casuale: queste gallerie, scavate a mano nel tufo calcareo delle colline di Canelli a partire dal XIX secolo, sono un capolavoro di ingegneria sotterranea. La loro realizzazione fu guidata da una necessità pratica: conservare e far maturare i vini spumanti in condizioni ideali. Il tufo, infatti, garantisce una temperatura e un'umidità costanti tutto l'anno (tra i 12 e i 14 °C con un'umidità superiore all'80%), condizioni perfette per la fermentazione secondaria in bottiglia del Metodo Classico.

Le gallerie si sviluppano su più livelli, scendendo fino a 32 metri di profondità, creando un labirinto di volte, archi e passaggi che ricordano le navate di una chiesa gotica. Questa struttura non solo è funzionale, ma ha un'estetica impressionante, che testimonia la maestria degli operai che, armati solo di piccone, hanno dato vita a un'opera monumentale.

Secoli di storia Enologica:

Queste cattedrali sotterranee raccontano la storia di Canelli come capitale italiana dello spumante. Tutto iniziò con pionieri come Carlo Gancia, che a metà dell'Ottocento scelse Canelli per produrre il primo spumante italiano ispirandosi al Metodo Classico francese. Le cantine storiche di Gancia, Bosca, Contratto e Coppo (le principali oggi aperte al pubblico), hanno visto nascere i primi spumanti italiani e hanno contribuito a definire lo standard qualitativo che oggi è riconosciuto a livello internazionale.

Il loro valore storico e culturale è stato ufficialmente sancito nel 2014, quando sono state incluse nel sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO "I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato". Questo riconoscimento le eleva da semplice attrazione turistica a luogo di valore universale, testimone di una tradizione enologica secolare.

Un simbolo della Langa Astigiana:

Le Cattedrali Sotterranee sono il cuore pulsante della tradizione spumantiera della Langa Astigiana. Rappresentano la fusione tra la terra, l'ingegno umano e l'arte del vino. Non sono solo cantine, ma un simbolo dell'identità del territorio: un luogo dove la storia, il lavoro e la passione per il vino si sono sedimentati nel tempo, creando un'eredità unica che rende questa parte di Piemonte celebre in tutto il mondo.

Tutti i comuni delle langhe astigiane:

  • Bubbio: borgo medievale con un'antica torre.
  • Canelli: nota per le sue Cattedrali Sotterranee, patrimonio UNESCO.
  • Cassinasco: comune collinare.
  • Castel Boglione: famoso per le sue cantine.
  • Castel Rocchero: borgo panoramico.
  • Cessole: comune nel cuore della Langa Astigiana.
  • Loazzolo: noto per il suo passito.
  • Mombaldone: uno dei borghi più belli d'Italia.
  • Monastero Bormida: con il suo imponente castello.
  • Montabone: borgo panoramico.
  • Olmo Gentile: comune con una torre medievale.
  • Roccaverano: noto per la sua Robiola di Roccaverano DOP.
  • Rocchetta Palafea: borgo in posizione panoramica.
  • Santo Stefano Belbo: Il paese natale di Cesare Pavese
  • San Giorgio Scarampi: con il suo imponente castello.
  • Serole: il comune più alto dell'Astigiano.
  • Sessame: borgo immerso tra i vigneti.
  • Vesime: comune nella valle del Bormida.

La Langa Monregalese: le Langhe di Mondovì e le Alpi

La Langa Monregalese: le Langhe che abbracciano le Alpi

Se le altre Langhe guardano verso la pianura e l'orizzonte, la Langa Monregalese ha lo sguardo rivolto verso le Alpi. È una terra di transizione, dove le dolci colline iniziano a farsi più aspre, le valli si stringono e il paesaggio acquisisce una forza più selvaggia. Qui, il senso di maestosità è palpabile: si avverte la presenza imponente delle cime alpine, che sembrano vegliare su questi territori, donando loro un clima più fresco e un'anima più robusta. I boschi diventano fitti, i pascoli si estendono su pendii più ripidi, e l'aria si fa frizzante e pura.

In questa Langa, la vera protagonista è la natura. L'uomo ha saputo integrarsi con il paesaggio senza stravolgerlo, creando un equilibrio unico. Le coltivazioni si alternano a zone selvagge, i sentieri si inerpicano tra le rocce e la vegetazione, portando a scoprire panorami mozzafiato. È un luogo per chi cerca l'autenticità e la tranquillità, per chi ama la natura nel suo stato più puro. Ogni borgo, ogni cascina e ogni chiesa qui raccontano una storia di vita di montagna, di fatica e di resilienza, un legame antico e profondo con una terra che non si arrende e che sa donare frutti preziosi a chi ha il coraggio di coltivarla.

I paesi più importanti:

  • Mondovì: E' il centro principale della zona, con il suo centro storico medievale.
  • Vicoforte: Famoso per il suo santuario, una delle cupole ellittiche più grandi del mondo.
  • Frabosa Soprana e Frabosa Sottana: Comuni noti per le grotte di Bossea, un sistema carsico tra i più importanti d'Italia.

Personaggi e storie: La Langa Monregalese è legata alla storia del re Vittorio Emanuele III, che scelse la vicina Vicoforte come luogo per il suo mausoleo, a testimonianza del legame tra la Casa Savoia e questo territorio.

Citazioni e aneddoti:

  • La storia più affascinante della Langa Monregalese è forse quella del Santuario di Vicoforte. Si narra che un cacciatore, per sbaglio, sparò a un'immagine della Madonna con il bambino. Per riparare al sacrilegio, eresse un pilone votivo, che in seguito divenne il nucleo di un imponente santuario. La storia ha attirato pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo.

La storia del Santuario di Vicoforte è molto più di una semplice leggenda; è il mito fondativo di uno dei più straordinari capolavori architettonici del Piemonte, un luogo dove la fede popolare ha incontrato la grandezza artistica. L'argomento si sviluppa su tre piani distinti e affascinanti.

L'evento Mircacoloso: Dal Sacrilegio alla Devozione

L'origine del Santuario si colloca in un evento tanto casuale quanto profondo. Si narra che nel 1592, un cacciatore, per puro errore, sparò a un piccolo affresco che raffigurava la Madonna con il Bambino, dipinto su un umile pilone votivo nel bosco. Il sacrilegio fu immediatamente seguito da un evento che trasformò l'incidente in una storia di fede: si dice che l'immagine della Madonna miracolosamente iniziò a sanguinare dal volto. Questo "miracolo del sangue" scosse profondamente il cacciatore, che, preso dal rimorso, decise di dedicare la sua vita alla riparazione del danno, trasformando il gesto di distruzione in un atto di profonda penitenza e devozione. Cominciò a raccogliere offerte per costruire una cappella in onore dell'immagine.

Un monumento voluto da un Duca

La storia della Madonna sanguinante si diffuse rapidamente, attirando un'onda di pellegrini e, in poco tempo, l'attenzione della più alta autorità politica dell'epoca: il Duca Carlo Emanuele I di Savoia. Il Duca, affascinato dal racconto e vedendo un'opportunità per dare lustro alla sua dinastia, decise di trasformare il piccolo pilone in un gigantesco santuario, destinato a diventare il mausoleo della Casa Savoia. La costruzione fu un'impresa colossale, iniziata nel 1596 e affidata a grandi architetti, tra cui Ascanio Vittozzi e, in seguito, Francesco Gallo. Il pilone originale, con l'immagine della Madonna, non fu distrutto, ma inglobato e protetto al centro della nuova e maestosa struttura, diventando il cuore spirituale del santuario.

Il Capolavoro Architettonico: La Cupola Ellittica

L'apice del Santuario di Vicoforte è rappresentato dalla sua iconica cupola. Non è solo una cupola, ma la più grande cupola ellittica al mondo, un vero e proprio prodigio di ingegneria barocca. La sua costruzione fu complessa e audace, una sfida architettonica che rese il santuario famoso in tutta Europa. La cupola è affrescata da un'unica, monumentale pittura che copre l'intera superficie, un affresco di oltre 6.000 metri quadrati, che rappresenta il culmine della grandezza artistica e spirituale del santuario.

In sintesi, la storia del Santuario di Vicoforte non è solo una leggenda locale, ma un racconto di come la fede popolare, un miracolo e il patrocinio regale si siano uniti per creare un monumento che è al contempo un luogo di profonda spiritualità e un'opera d'arte e d'ingegneria inestimabile.

Tutti i comuni delle langhe monregalesi:

  • Bastia Mondovì: borgo storico con un'antica chiesa.
  • Carrù: noto come il "paese del bue grasso".
  • Cigliè: piccolo comune con un castello.
  • Clavesana: si affaccia sul fiume Tanaro, famoso per il Dolcetto.
  • Dogliani: centro principale della zona, noto per il Dogliani DOCG.
  • Farigliano: comune con un'importante tradizione vinicola.
  • Igliano: borgo in posizione collinare.
  • Marsaglia: comune in posizione panoramica.
  • Monchiero: noto per il suo Santuario.
  • Mondovì: la città più importante della zona, è considerata un punto di riferimento.
  • Niella Tanaro: borgo nella valle del Tanaro.
  • Piozzo: noto per la sua produzione di birra artigianale.
  • Roascio: borgo in posizione elevata.
  • Rocca Cigliè: piccolo comune con una torre medievale.
  • Sale delle Langhe: borgo in posizione collinare.
  • Sale San Giovanni: famoso per la coltivazione della lavanda.
  • Torresina: borgo in una zona boscosa.
  • Vicoforte: famoso per il Santuario di Vicoforte.

Le Langhe sono molto più di un semplice paesaggio. Le immagini che abbiamo selezionato mostrano la loro bellezza visiva, ma ci sono molti altri aspetti che le rendono un luogo unico al mondo.

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Langhe, patrimonio UNESCO e Terroir

Le Langhe, insieme al Roero e al Monferrato, sono state riconosciute come Patrimonio dell'Umanità UNESCO nel 2014. Questo riconoscimento non è casuale: celebra un paesaggio culturale unico, modellato nel corso dei secoli dal lavoro dell'uomo e dalla sua profonda relazione con la coltivazione della vite. Il terroir, ovvero l'insieme di suolo, clima, microclima e tecniche di coltivazione, qui raggiunge un livello di eccellenza che si esprime nei vini leggendari.

Vini e Gastronomia

Non si può parlare delle Langhe senza menzionare i suoi prodotti enogastronomici. Questa regione è la culla di alcuni dei vini più prestigiosi d'Italia e del mondo:

  • Barolo: Conosciuto come il "Re dei vini", è un rosso robusto e longevo, prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo.
  • Barbaresco: Un altro grande rosso da Nebbiolo, spesso considerato il "fratello minore" del Barolo, ma con una propria eleganza e complessità.
  • Altri vini: Tra gli altri rossi importanti troviamo il Nebbiolo d'Alba, il Dolcetto e la Barbera d'Alba, mentre tra i bianchi spiccano l'Arneis e il Gavi.

Oltre ai vini, le Langhe sono famose per le specialità culinarie, tra cui spicca il tartufo bianco d'Alba, considerato uno dei più pregiati al mondo. La cucina locale offre anche eccellenze come la nocciola Tonda Gentile, carni come la fassona piemontese e formaggi d'alpeggio.

Cultura e Storia delle Langhe

La storia delle Langhe è scritta nei suoi castelli medievali e nei borghi che si arrampicano sulle colline. Personaggi illustri come gli scrittori Cesare Pavese e Beppe Fenoglio hanno raccontato la vita rurale e le asprezze di queste terre, rendendole protagoniste della letteratura italiana.

Questi luoghi non sono solo belli da vedere, ma offrono un'esperienza completa che unisce natura, gusto, storia e cultura.

C'è qualche aspetto in particolare che ti incuriosisce di più, come i vini, i tartufi o la storia dei suoi borghi?

In conclusione, le Langhe sono un mosaico di paesaggi, storie e tradizioni. Dalle dolci colline del vino della Bassa Langa, ai boschi solitari dell'Alta Langa, dai vigneti di Moscato della Langa Astigiana alle vette della Langa Monregalese, ogni area ha una sua identità unica e affascinante.

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