Amici lettori,
diciamocelo: cosa c'è di meglio dell'autunno in Piemonte? I colori caldi, l'aria frizzante e, soprattutto, i sapori autentici della terra! E quale luogo incarna meglio tutto questo se non la Fiera Nazionale del Marrone di Cuneo? Ebbene sì, ci sono stato e sono tornato con la borsa piena di prelibatezze e il cuore pieno di storie da raccontarvi.

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L'odore che ti accoglie e la Storia che ti abbraccia
Appena arrivato nel centro storico di Cuneo, l'ho capito subito: questa non è una semplice sagra. È una vera immersione sensoriale! L'odore inconfondibile delle caldarroste, misto al profumo del vin brulé e delle spezie, ti avvolge fin dal primo passo. Migliaia di persone, centinaia di espositori e un'energia vibrante in ogni angolo.
E parlando di energia, sapete da dove nasce questa tradizione? Le radici della Fiera affondano addirittura nel lontano 1936, quando il "Divo d'Autunno", il marrone, era già il protagonista indiscusso. Dopo un'interruzione dovuta ai conflitti mondiali, la Fiera ha saputo recuperare la sua eredità, tornando in auge nel 1999 e conquistando, nel 2009, il meritato titolo di Fiera "Nazionale". Non è solo una vetrina enogastronomica, ma anche un punto di riferimento per la castanicoltura italiana, celebrando la Castagna IGP Cuneese, la prima Indicazione Geografica Protetta del territorio!
Aneddoti e numeri da capogiro!
Mentre mi gustavo un sacchetto di caldarroste – che, fidatevi, erano paradisiache – ho pensato: "Ma quante ne mangiano qui in tre giorni?". La risposta mi ha lasciato a bocca aperta: pare si consumino tra i 250 e i 300 quintali di castagne, che si traducono in circa 165.000-200.000 sacchetti di caldarroste! Un esercito di golosi!
Ho anche assistito a un divertentissimo laboratorio didattico. Un castanicoltore della zona raccontava di come, un tempo, la castagna fosse considerata il "pane dei poveri" per il suo alto valore nutritivo. Oggi, invece, è un ingrediente di lusso, apprezzato anche nella cosmesi per le sue proprietà. Ho pure scoperto che il nome della frazione San Rocco Castagnaretta deriverebbe dall'antica e massiccia presenza di castagneti nell'altopiano. Quanta storia in un frutto così semplice!
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Non solo marroni!
Certo, il marrone è la star, e non potevo non assaggiare il Pan di Crue (il pane di castagne) e il Castagnaccio. Ma la Fiera è una vetrina incredibile sulle eccellenze del Piemonte e d'Italia. Ho passeggiato tra stand che offrivano tartufo bianco, il celebre formaggio Castelmagno, ravioli, funghi fritti, fritto misto alla piemontese e litri di ottimo vin brulé – l'ideale per scaldarsi tra una bancarella e l'altra!
Il centro storico era un palcoscenico a cielo aperto, con artigiani d'eccellenza, mostre culturali, show cooking e concerti. È un festival diffuso che in tre giorni trasforma Cuneo in un luogo magico. E la cosa più bella? Tutto il merito va a questa tradizione alpina che celebra il sapore e la cultura del territorio. Persino il New York Times l'ha inserita tra le esperienze autunnali più deliziose d'Europa. Non c'è da stupirsi!
La mia conclusione (e le informazioni utili!)
Se cercate un'esperienza autentica, ricca di storia, sapori e colori, la Fiera del Marrone è un appuntamento da segnare in rosso sul calendario. Io tornerò di sicuro l'anno prossimo!
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E ora, per voi che volete vivere questa meraviglia, ecco tutti i riferimenti utili per prendere informazioni sull'evento:
- Sito Ufficiale: Il sito di riferimento per il programma e gli aggiornamenti è solitamente http://www.marrone.net/ (verificare sempre l'URL prima di un evento).
- Informazioni Turistiche:
- Telefono Ufficio Turistico: +39 0171 690217
- Email ufficio turistico: Iatcuneo@visitcuneese.it
- Informazioni Espositori:
- Telefono: +39 0171 444285 (contattare gli uffici preposti, spesso Confcommercio Cuneo o enti organizzatori)
- Email: Spesso è possibile trovare l'email di riferimento sul sito ufficiale o sul portale di Confcommercio Cuneo, ad esempio
info@confcommerciocuneo.itper contatti generici (verificare sempre l'email ufficiale per la Fiera).
Alla prossima avventura, e buon autunno a tutti!









